Oggi ci occuperemo del principio su cui si basano alcune procedure diagnostiche come l’elettrocardiogramma e l’elettroencefalogramma, nonché gran parte delle attrezzature mediche e ospedaliere come i defibrillatori, l’elettroshock e il TENS.
Prima di iniziare però, una breve, ma doverosa raccomandazione: se anche tu stai pensando di noleggiare un apparecchio per ionoforesi, affidati solo ad aziende leader del settore come la Medirent, da anni contraddistinta da serietà e competenza.
Cos’è e come funziona la ionoforesi?
La ionoforesi è una tecnica che utilizza cariche elettroniche per iniettare nel corpo sostanze farmacologiche. Affinché la conduttività attraverso l’epidermide sia possibile, la procedura si serve di un gel conduttore per elettrostimolatori, ultra-delicato e non invasivo. Una volta avviato il generatore dell’apparecchio, l’azione della corrente galvanica sulle soluzioni elettrolitiche consente al farmaco, in forma ionizzata, di passare all’interno dell’organismo, prevalentemente dai follicoli piliferi e dalle ghiandole sudoripare. Va ricordato che la ionoforesi non è dolorosa e non causa alcun danno ai tessuti. Uno degli strumenti più all’avanguardia basato sul principio della ionoforesi è il TENS, uno stimolatore elettrico per il trattamento di condizioni dolorose, come la cervicale, la cefalea, il tunnel carpale, la lombosciatalgia e il dolore al ginocchio.
I principali vantaggi della ionoforesi
Come già detto, la ionoforesi è una procedura non invasiva a cui sono legati una serie di vantaggi. Uno degli enormi benefici di questa tecnica è che permette la somministrazione di farmaci analgesici e antinfiammatori che altrimenti andrebbero introdotti mediante la terapia endovenosa o oralmente, con conseguente ritardo sistemico nell’azione e aumento della dose necessaria per ottenere un effetto locale. Oltretutto essendo una pratica confortevole e indolore, la ionoforesi può essere utilizzata come un’alternativa alla classica iniezione, specialmente in presenza di tutte quei pazienti affetti dalla fobia degli aghi. Oltre a non essere dolorosa, questa procedura è anche più sicura rispetto ad altre poiché elimina il potenziale rischio di infezioni da siringa.
Controindicazioni della ionoforesi
Veniamo ora alle controindicazioni della ionoforesi. Sebbene questa tecnica sia naturale, comoda e indolore, è preferibile evitarla nei pazienti che soffrono di vene varicose. Si raccomanda inoltre di non adoperare questo tipo di trattamento in zone del corpo con lesioni che interessano lo strato superficiale e interno della pelle. In ultimo, ricordiamo di non applicare questa procedura alle donne incinte, ai pazienti epilettici e ai portatori di pacemaker e altri dispositivi.