Il sanguinamento, di qualsiasi porzione corporea, può generare perplessità e timore da parte del soggetto vittima del fastidio, in particolare se la zona interessata è quella anale. Il fenomeno è tipico delle emorroidi tra i cui problemi associati, ma poco noti, possono esserci infezioni croniche da trattare con agenti disinfettanti come l’acido borico. Il composto, particolare nella propria struttura e proprietà, è poco citato per questo specifico trattamento, nonostante la costanza dell’acido borico in medicina per molteplici interventi preventivi e di disinfezione in diverse zone del corpo, specialmente i genitali.
L’igiene, anche nel caso delle emorroidi, può essere fondamentale per scongiurare l’insorgenza di complicazioni su un quadro clinico purtroppo congenito: pur ricorrendo all’acido borico 3 %, diluizione consigliata in acqua per gli sciacqui, è infatti impossibile eliminare le insorgenze delle emorroidi proprie di un ricco patrimonio vascolare – in prossimità del tratto terminale composto da ampolla rettale e sfintere con un eccessiva distensione, che ne facilita il gonfiamento per ristagno di liquidi e la rottura durante la defecazione. È proprio in tale fase che il composto interviene fornendo una valida risposta al quesito “a che serve l’acido borico”, evitando che il sangue misto alle feci con elevata carica microbica possa facilitare le infezioni, contro le quali la formula dell’acido borico, quale disinfettante, interviene creando prevenzione.
In tali casi molti utenti si chiedono come usare l’acido borico: il suggerimento è ovviamente quello di limitare le infiammazioni attraverso uno specifico approccio: ovvero un bidet in acqua tiepida, consigliato in particolare in caso di prolasso in assenza di trombi, da eseguire due volte al giorno con acqua e acido borico. Il vantaggio di questa soluzione con acido borico risiede nell’alleviamento del dolore, tramite anche la corretta igiene dell’area interessata, non più dolente a causa delle infiammazioni tipiche dal contatto di una zona esposta a sostanze con elevata carica microbica come le feci.