I brufoli rappresentano uno dei principali problemi cutanei riscontrabili in giovane età, un’irregolarità visibile esteticamente che, secondo l’idea collettiva, deturpa l’ideale plastico della moderna bellezza giovanile a causa delle evidenti protuberanze. L’utilizzo di particolari farmaci o soluzioni cutanee può alleviare tale problema e, tra le soluzioni disponibili, l’acido borico si propone come una delle migliori per aggressività e semplicità di utilizzo, configurandosi nell’elenco di usi dell’acido borico.
La morfologia dei brufoli, noti come acne, è basata sull’infiammazione del tessuto cutaneo attraverso un focolaio microbatterico contro il quale è consigliato ricorrere ad un disinfettante qual è l’acido borico, composto che vanta tra le sue proprietà chimiche una scarsa aggressività sul pH cutaneo al contempo utile per l’inibizione della carica microbica, dettagli tra l’altro chiaramente contenuti nella scheda tecnica dell’acido borico. Tra le forme di somministrazione topica di tale farmaco, l’acido borico in soluzione spicca tra le altre, dato che sfrutta l’elevata solubilità con impacchi appositamente applicati sulle sommità dei brufoli per stimolarne le proprietà antisettiche, intervenendo sull’infiammazione e, progressivamente, sul cumulo batterico responsabile.
L’acido borico per l’acne è una delle soluzioni consigliate, rispetto a tanti composti alternativi e commercializzati specialmente in funzione dell’apposita composizione chimica che agisce, ricordando la formula dell’acido borico, sulla distruzione microbica sottocutanea sfruttando l’assorbimento del farmaco. Esso, infatti, sfrutta la particolare composizione dell’acido borico venduto in farmacia, e ne semplifica l’assunzione superando il doppio bilayer fosfolipidico cellulare grazie alla sua elevata solubilità.
Il ricorso all’acido borico per i brufoli ha subito un notevole incremento proprio negli ultimi anni grazie agli studi di dermatologia che hanno confermato come la soluzione di acido borico potesse garantire una maggiore efficacia, e ciò, considerando anche le difficoltà di compliance al trattamento sui giovani sempre impazienti di verificarne i risultati, fornisce un celere feedback di fiducia che ne stimola l’utilizzo nel tempo senza abbandoni prematuri del trattamento.